Nell’asse patrimoniale di una persona defunta rientrano tutti i beni che egli possedeva in vita, stando a quanto sancito dalle norme del Codice Civile. Questo significa che anche l’automobile del de cuius entra a far parte dei beni che egli lascia in eredità: ma è possibile vendere un’auto ereditata? Che procedure bisogna seguire?
UN PASSAGGIO NECESSARIO É possibile vendere un’auto ereditata, ma per farlo bisogna seguire prima la procedura necessaria al passaggio di proprietà. Questo significa che l’erede o gli eredi devono recarsi allo sportello del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e qui devono autenticare la firma dell’accettazione dell’eredità, richiedendo contestualmente la registrazione dei dati aggiornati. In altri casi, la firma viene autenticata in precedenza di fronte ad un notaio, specialmente nel caso in cui l’asse ereditario sia ampio e l’accettazione riguardi diversi beni oltre al veicolo in questione. In questo caso, la richiesta di aggiornamento dei dati deve pervenire al PRA entro sessanta giorni, dopodiché esso provvederà al rilascio del nuovo certificato di proprietà -esclusivamente in forma digitale dall’ottobre scorso-.
VENDERE L’AUTO Una volta che si sarà eseguito il passaggio di proprietà in favore degli eredi, è possibile che uno solo di essi desideri intestarsi il mezzo o che tutti desiderino venderlo ad un terzo. A questo punto, la procedura procede esattamente come per ogni altra automobile: si andrà a registrare un atto di vendita, usando il modello T sul retro del certificato di proprietà o facendolo redigere da un notaio. Dopodiché ci si recherà allo sportello del PRA, dove si andrà a effettuare un secondo passaggio di proprietà in favore dell’unico intestatario. Rimane soltanto da esaurire la questione relativa al pagamento: il ricavo della vendita va spartito secondo le quote ereditarie, dopodiché la transazione è del tutto conclusa.