In alcuni casi, vendere la propria macchina privatamente non è possibile a causa del tempo necessario per portare a termine tutto il processo. Oggi è molto difficile, soprattutto per chi lavora, trovare il tempo per gestire una compravendita, in quanto essa richiede numerosi fasi, prima per la ricerca di un acquirente e poi per lo svolgimento di tutte le pratiche burocratiche.
Il Codice Civile, tuttavia, regola la possibilità di incaricare un altro soggetto, in modo che egli esegua la vendita al posto nostro. Si tratta di una procedura nota come procura a vendere, ed in molti casi può far risparmiare molto tempo a chi delega il compito. Questo atto unilaterale si può eseguire in un gran numero di situazioni, anche molto importanti come lo scioglimento di una società o la vendita di un immobile: per questa importanza che ricopre all’interno del nostro ordinamento giuridico, è stata disposta la sua validità anche per la vendita di un’automobile -che segue un regime di pubblicità particolare, essendo iscritta ad un apposito registro, dunque anch’essa costituisce un elemento di riguardo nell’insieme delle leggi italiane-.
La procura a vendere è un atto formale che va svolto di fronte ad un notaio, il quale si rende garante delle dichiarazioni rese di fronte a lui. Normalmente, il prezzo richiesto da tale professionista per un atto del genere si aggira intorno ai 100 euro, ma con un pizzico di fortuna ed una buona ricerca si può scendere anche a 50.
La prima parte della procura riguarda il proprietario del veicolo in questione, il quale deve declinare le sue generalità affinché siano apposte sull’atto della procura. Dopodiché la stessa operazione viene ripetuta con i dati dell’incaricato a vendere, che giuridicamente assume la funzione di procuratore. Egli può svolgere il suo incarico in forma gratuita oppure, se pattuito come in caso di conto vendita presso un concessionario, può richiedere una controprestazione per il servizio reso. Vi è, dunque, una terza parte che riguarda la sostanza della procura, ovvero il compito che si intende delegare e l’oggetto della transazione: nel caso di un’auto usata, bisognerà specificare che si intende dare la procura a vendere tale auto, procedendo poi ad elencarne i dati distintivi come il modello e la targa.
Una volta terminata la procura, della quale ovviamente va comunicata l’esistenza al procuratore, egli può agire per conto del proprietario dell’automobile, che comunque anche in questa fase rimane tale: a differenza di quanto avviene con una minivoltura o un passaggio di proprietà, infatti, non si va a generare la nascita di alcun diritto reale del procuratore nei confronti dell’automobile.